Italian journalist based in Berlin, Daniel Mosseri, has profiled Orit and her activities in Berlin for the Italian literary magazine, Il Foglio. The article is available in print here or online.
Excerpt:
Berlino. Ha deciso di trasferirsi a Berlino dopo la terza visita nella capitale tedesca. La prima, ricorda Orit Arfa, l’aveva compiuta nel 2014 assieme a suo padre, nato a Hannover da ebrei di origine polacca sopravvissuti allo sterminio. “E’ stata la classica gita terrificante di una famiglia ebraica sulle tracce dell’Olocausto, dove ti senti circondato dai fantasmi. Per me Berlino era solo la vecchia capitale del Terzo Reich”. La seconda volta è stato per lavoro: Orit aveva appena finito il suo primo romanzo, The Settler, e stava concludendo la registrazione del cd allegato al libro. “La produzione è avvenuta qui a Berlino”, racconta, ricordando di aver percepito soltanto allora la frenesia culturale e artistica della capitale “povera ma sexy” decantata dal suo ex sindaco Klaus Wowereit. L’ultima volta, un anno fa, per una relazione romantica: “Alla fine non ha funzionato, ma io intanto mi sono innamorata della città”. Ed è rimasta.